Uno dei pilastri del PNRR è la diffusione della banda ultralarga in tutto il territorio nazionale: la Commissione Europea ha infatti proposto a tutti gli Stati membri che entro il 2025 scuole, aziende di trasporto e principali fornitori di servizi pubblici e imprese altamente digitalizzate debbano avere accesso a Internet con velocità di download / upload di almeno 1 Gbps. Un traguardo ambizioso che può e deve essere raggiunto.
La transizione verso un modello di produzione automatizzata e totalmente connessa è ciò che caratterizza quella che viene definita l’Industria 4.0. Nel PNRR sono previsti strumenti per favorire la trasformazione delle aziende in smart factories tramite credito d’imposta per chi investe in tecnologie di altro profilo, contributi e finanziamenti.
La pandemia ha “costretto” le PMI ad accelerare l’acquisizione delle digital skill: a oltre due anni dall’inizio dell’ emergenza, la piccola-media industria è chiamata a realizzare un upskilling di quanto consolidato in termini di competenze digitali. In tutto ciò, un ruolo fondamentale è giocato dalla formazione e dalle nuove metodologie di apprendimento.
Lo scopo del PNRR, oltre che recuperare il gap creato dal periodo pandemico in questi settori cruciali per l’economia del Paese, è di creare un nuovo paradigma sistematico, strutturale e operativo anche nel settore dell’industria culturale e turistica. Le azioni previste nel Piano a favore di cultura e turismo mirano ad innalzare il livello qualitativo dell’offerta turistica, indirizzando contributi e fondi verso progetti che hanno un effetto duraturo nel medio e lungo termine.